Le cliniche legali stanno introducendo una pedagogia innovativa, permettendo agli studenti di andare oltre i tradizionali programmi di studi di diritto per affrontare le potenziali questioni giuridiche previsionali legate alle nuove tecnologie. Si basano su una metodologia pratica che mira a mostrare agli studenti la natura multidisciplinare del mondo professionale in cui saranno chiamati a esercitare le loro competenze e abilità, e li espongono in maniera molto diretta alle realtà del mondo professionale grazie all’appoggio che riceveranno dai professionisti del diritto ma anche dagli scienziati. Il diritto si proietta raramente nel futuro. Tuttavia, il rapido sviluppo delle tecnologie digitali non permette più lo sviluppo di un diritto puramente reattivo. Dobbiamo agire d’anticipo per i bisogni futuri. Gli studenti di oggi devono essere resi consapevoli di questa dimensione. La clinica legale offre un’immersione nel mondo della giustizia. Chiedendo agli studenti di lavorare su un diritto che non esiste ancora, li aiuta a comprendere che il diritto è creativo e in perpetua costruzione.
Sperimentare per comprendere, comprendere per apprendere
Gli studenti hanno bisogno di sviluppare competenze giuridiche in aree (le nuove tecnologie) poco esplorate e assenti dal percorso accademico. In questo modo, possono comprendere il mondo della giustizia in tutta la sua complessità e umanità e vivere un’esperienza dall’interno per meglio percepire le diverse questioni.
D’altra parte, gli studenti di Giurisprudenza sono coinvolti nella ricerca giuridica, un’esperienza che costituisce di per sé un fattore di consolidamento delle conoscenze e dell’apprendimento del ragionamento giuridico. Gli studenti lavorano come i professionisti, il che dà più significato ai loro studi e li proietta concretamente nel loro futuro professionale. Imparano a comunicare con i non giuristi per contribuire ai dibattiti sociali sollevati da queste tecnologie. Una simile professionalizzazione si adatta alle esigenze dei loro futuri datori di lavoro.
Competenze
• Acquisizione di competenze in diritto digitale e nuove tecnologie.
• Acquisizione di competenze pedagogiche: comprendere e chiarire la procedura giuridica, dare significato alla giustizia attraverso la sua applicazione e trasmissione, esercizio della critica giuridica.
• Acquisizione di competenze giuridiche: una capacità di critica giuridica essenziale per la loro futura professione.
• Acquisizione di competenze tecniche: redazione di atti giuridici e lavoro di ricerca
• Acquisizione di una metodologia di ricerca giuridica: redazione di articoli di ricerca per generare la riflessione giuridica nata da casi pratici trattati in processi simulati, proposta di soluzioni innovative alle questioni sociali e giuridiche sollevate dal ricorso alle nuove tecnologie.
• Miglioramento delle capacità di collaborazione: lavoro di squadra multidisciplinare e internazionale nelle aree tecniche
• Responsabilizzazione del processo decisionale; sviluppo della presa di coscienza della responsabilità sociale del giurista
• Acquisizione di competenze multidisciplinari e capacità di lavorare in modo transdisciplinare.
• Professionalizzazione. Gli studenti beneficiano dell’esperienza professionale: supervisione e convalida da parte dei professionisti. Scambi e comunicazione con i professionisti.
• Sviluppo personale: miglioramento della capacità di parlare, dall’analisi all’argomentazione, sicurezza, responsabilità, autonomia, adattabilità, rispetto, ascolto, reattività, rigore.